Il futuro che ci costruiamo se lo prendono loro

Numero: 2 - Anno: 2008
Pagina/e di riferimento: 41

La precarietà evidenziata da Massimo Consonni è reale. Per quanto riguarda le “strutture sanitarie (laboratori)” che per loro definizione sono “aperte al pubblico” il Ministero della Salute con nota 6 agosto 2007 ha chiarito in modo inequivocabile che non sono ammissibili laboratori di analisi annessi ai mangimifici o ad altre strutture commerciali; è evidente la necessità che gli Assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province autonome, già destinatari della nota, si predispongano a vigilare affinché la normativa vigente in materia sia applicata con uniformità. Per quanto riguarda le attività erogate dal SSN non ricomprese nei LEA è di tutta evidenza che i costi relativi all’autocontrollo aziendale (quali ad es. la determinazione del livello di emoglobina nel vitello a carne bianca) devono essere posti a carico dell’allevatore. Detti piani di autocontrollo verranno verificati dai Servizi veterinari competenti che dovranno effettuare i controlli ufficiali. Non è ammissibile è che questi esami vengano assicurati a tariffe irrisorie (inferiori ai costi di erogazione della prestazione). Il risultato socialmente inaccettabile è quello di una sanità pubblica capace di chiedere per prestazioni essenziali partecipazioni economiche e contemporaneamente regalare onerosissime prestazioni professionali ai grandi gruppi di allevatori. In questo scenario di ingiustizia sociale paghiamo anche noi.

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